A Parigi c’è stato un passo avanti sul sostegno all’Africa
21/05/2021
da AGI
Il vertice di Parigi sul finanziamento delle economie africane conclusosi ieri e la discussione che ne è scaturita sulla cancellazione o la rinegoziazione del debito è un’iniziativa “che va nella giusta direzione ma alla quale va dato seguito con numeri che rappresentino l’ambizione politica dell’iniziativa”. Con queste parole Roberto Ridolfi, presidente di Link2007, ong che raggruppa le principali organizzazioni non governative italiane nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, ha voluto mostrare un cauto ottimismo sugli effetti del vertice parigino.
“Il vertice di Parigi è un segnale positivo” ha detto Ridolfi ad Africa Rivista / InfoAfrica, nonostante ricalchi proposte già fatte negli anni scorsi. Per Ridolfi sono diversi i punti da evidenziare: “il primo è che al vertice non hanno partecipato tutti i Paesi africani e non hanno partecipato tutti i Paesi del G20: parliamo di una partecipazione significativa ma non massiccia. Ha tuttavia prodotto diversi messaggi importanti: i diritti speciali di prelievo” che sono come dei prestiti a tasso zero del Fondo Monetario Internazionale. Che, tuttavia, non bastano: “Parliamo di 33 miliardi per tutta l’Africa su un totale sollecitato di 650”.
Il secondo punto riguarda la vulnerabilità dei Paesi africani: “Questa richiede un’attitudine diversa delle banche di sviluppo, più propensa al rischio. Le banche di sviluppo devono essere capaci di prenderlo questo rischio”. C’è poi la sospensione dei pagamenti dei debiti: “Non è sufficiente, noi di Link2007 lo abbiamo detto più volte ed è ciò che portiamo avanti con la nostra proposta Release G20, che il gruppo di lavoro e sviluppo del G20 mi sembra stia prendendo in considerazione: cancellare laddove possibile ma in larga parte riconvertire il pagamento del debito in un’azione di investimento verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. Parola, sostenibilità, poco menzionata nel vertice parigino. “Si menziona poi un’alleanza con il settore privato, che va alimentata e per questo torno sul fondo di riconversione del debito, che può essere costituito a livello nazionale e diventare un fondo Sdgs per alimentare e proteggere gli investimenti privati”.
Al vertice è anche emersa la questione vaccini, un’altra battaglia di Link2007: “Accogliamo con grande favore questa apertura, che ora va propagandata all’interno del G20 perché tale apertura di credito verso l’Africa non ha senso se non si sospendono i diritti intellettuali sui vaccini anti-covid, se non si trasferiscono tecnologie e licenze alle industrie farmaceutiche africane”.
Un passo in avanti, forse un po’ corto ma sicuramente incoraggiante.