Piano europeo per gli investimenti in Africa e nel Mediterraneo/Vicino Oriente
21/10/2016
Link2007 ha organizzato un incontro ristretto sul “Piano europeo per gli investimenti in Africa e nel Mediterraneo/Vicino Oriente” realizzato in collaborazione con il Viceministro per la cooperazione allo sviluppo Mario Giro, il Direttore Generale Pietro Sebastiani, la Direttrice dell’Agenzia Laura Frigenti, il Direttore Business Development di CDP Bernardo Bini Smaghi, il Direttore Crescita Sostenibile e Sviluppo (Devco/CE, Bruxelles) Roberto Ridolfi.
La rete ‘Link 2007’ ha ritenuto utile questo momento di confronto con rappresentanti del mondo imprenditoriale e di altri soggetti della cooperazione allo sviluppo, delle principali istituzioni pubbliche coinvolte, delle testate giornalistiche interessate al tema al fine di cogliere le opportunità del Piano ed elementi utili alla definizione di una coordinata strategia italiana e di una precisa comunicazione.
Il nuovo ‘ambizioso’ Piano europeo per gli investimenti esteri segue le linee strategiche definite dalle DG ‘Sviluppo’ e ‘Vicinato’ insieme all’Alto Rappresentante per la politica estera ed è gestito con il supporto della Bei. Gli investimenti dovranno intervenire prioritariamente sulle cause profonde delle migrazioni, a partire dalla mancanza di occupazione stabile e lavoro retribuito. E’ prevista la disponibilità iniziale di un ‘Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile’ (2017-2020) di 2,6 miliardi di euro e di un Fondo di garanzia di altri 1,5 miliardi (0,75 CE e 0,75 Stati membri), anche al fine di favorire l’effetto leva – quantificato in complessivi € 44 miliardi di nuovi investimenti – e di promuovere interventi nelle aree a maggiore rischio.
Il Piano intende coinvolgere il settore pubblico e il settore privato e tende a integrare fondi pubblici e fondi privati europei, nazionali e internazionali, investitori pubblici e privati, senza sottovalutare il ruolo sociale delle organizzazioni non profit. Per l’Italia è una opportunità da cogliere per il rafforzamento dei partenariati in Africa e nel Mediterraneo/Vicino Oriente, in coerenza con la legge 125/2014 sulla cooperazione per lo sviluppo e gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030.