Tiriamo fuori la testa dalla sabbia: è ora di prepararsi alla crisi climatica
7 Novembre 2024
Cambiamento climatico: gli scienziati ne hanno parlato per la prima volta oltre un secolo fa, e il mondo lo prende sul serio da decenni. Nell’Unione Europea, abbiamo già ridotto le nostre emissioni di gas serra di oltre un terzo rispetto al 1990 e abbiamo persino inserito nella legge l’obiettivo di ridurre le emissioni a zero entro il 2050. Ottimo, penserai, possiamo aspettarci un futuro verde e luminoso. Tuttavia, la situazione è più complessa. Anche se intensifichiamo le nostre azioni per il clima, il fatto è che, il riscaldamento globale e i suoi rischi continueranno ad aumentare per diversi decenni, anche se riuscissimo a raggiungere zero emissioni già domani.
Questa realtà è ineluttabile e, nell’ambito della sua transizione verde, l’UE sta lavorando anche con i suoi partner nel mondo, per prevenire i futuri impatti climatici e ridurre il più possibile i rischi che essi comportano. È l’unico modo per proteggere le vite e i mezzi di sussistenza esposti ad eventi meteorologici sempre più intensi e frequenti legati al clima.
La situazione sta diventando sempre più problematica e colpisce le comunità più vulnerabili, i poveri e gli svantaggiati nell’UE e all’estero.
Un contributo concreto alla transizione verde è la Missione dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici, che funge da potente strumento per rafforzare la capacità dell’Europa di gestire i rischi climatici a livello locale e regionale. In tre anni dall’inizio, la Missione ha sempre sottolineato l’urgente necessità di mantenere l’adattamento e la resilienza in cima alle priorità dell’Europa. Essa funge da banco di prova per soluzioni innovative e da pilota per le politiche future. Ha già riunito oltre 300 regioni in tutta Europa per aiutarle a tracciare il proprio percorso verso un futuro più sicuro e vivibile.
L’Europa è fatta da Enti Locali e Regioni animate e popolate da vere e proprie comunità di persone, associazioni, organizzazioni della società civile attive in patria e nei Paesi in via di sviluppo. Ne è un esempio LINK 2007, una rete che riunisce 15 tra le più importanti e storiche organizzazioni italiane impegnate nella cooperazione internazionale allo sviluppo, Attive in oltre 70 Paesi, portano con sé più di 60 anni di esperienza concreta sul campo. Le OSC di LINK 2007 sono al servizio delle persone e delle comunità, soprattutto nei contesti più fragili, adottando le migliori pratiche per costruire la resilienza e favorire l’adattamento in situazioni di sviluppo e di emergenza. Grazie al loro impegno e alla loro professionalità, i membri di LINK 2007 sono in grado di generare un impatto concreto e duraturo nei Paesi in cui operano.
Vengo dall’esperienza di ricerca di soluzioni per il finanziamento sostenibile per la mitigazione. Ho personalmente sviluppato soluzioni basate su finanziamenti misti per lo sviluppo e per il clima. Il villaggio globale e l’UE hanno avuto un successo buono nel concepire i crediti di carbonio con i giusti incentivi, le opportune politiche audaci e l’interazione tra finanziamenti e politiche.
Ora siamo chiamati a sviluppare sistemi commerciali globali simili per la costruzione della resilienza. Concettualmente questo è possibile. In termini pratici, è necessario lavorare con i BIG DATA e l’intelligenza artificiale per costruire sistemi di finanziamento di resilienza in grado di evidenziare i vantaggi degli investimenti preventivi rispetto alle riparazioni di emergenza. Lo sviluppo di un nuovo Piano Europeo di adattamento al clima, recentemente introdotto dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, rappresenta un’opportunità interessante per costruire il successo della Missione. Questo nuovo piano è destinato a porre la Missione al centro degli sforzi europei per prepararsi agli impatti climatici, assicurando il suo ruolo di forza trainante per le strategie di adattamento in tutto il continente. Mentre l’UE perfeziona le sue più ampie politiche di adattamento al clima con l’aiuto e il contributo di tutte le parti interessate (governi, autorità locali, settore privato e società civile), la Missione continuerà a garantire che l’adattamento rimanga una priorità e una realtà. Allineare la politica con l’azione è fondamentale per garantire che le strategie siano attuate in modo efficace in tutti i Paesi, le città, le regioni, le autorità locali e le comunità dell’UE.
di Roberto Ridolfi, Presidente LINK 2007 e Membro del Consiglio di missione della Missione dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici