Solidarietà alle famiglie delle vittime di Dacca
03/07/2016
Ancora una volta piangiamo la morte di vittime innocenti a causa della ferocia terrorista. Tra le vittime di Dacca ci sono anche nove italiani; tra loro imprenditori, volontari, donne e uomini che hanno contribuito allo sviluppo del Bangladesh, dell’Italia e di altri paesi, a creare lavoro, reddito, opportunità. Alle loro famiglie e a quelle delle vittime degli altri paesi va la nostra infinita solidarietà. Dolore, sdegno, condanna sono le sole parole sensate di fronte a tanto orrore. Siamo con Papa Francesco quando afferma che questa violenza insensata offende gli uomini e Dio. Tutte e tutti, senza distinzioni, cristiani, musulmani, ebrei, atei, non possiamo non avvertire la minaccia che viene da chi vuole distruggere i valori della tolleranza e della coesistenza, annientare processi di sviluppo e di integrazione, uccidere innocenti. E tutte e tutti, senza distinzioni, dobbiamo fare sentire forte la nostra voce, moltiplicare gli sforzi per contrastare questo disegno. Lo dobbiamo a noi, ai nostri giovani, alla memoria delle vittime. L’Europa non è la sola soluzione ai drammi del mondo contemporaneo ma una cosa è certa: senza Europa la soluzione è più difficile. Serve più Europa, più coesa, più unita, più solidale, più aperta al dialogo con la società civile, meno distante dai cittadini, più incisiva e coesa nella sua politica estera.