Summit Italia-Africa e Piano Mattei, don Dante del Cuamm avverte i politici: «Abbiate il coraggio di scelte radicali»

28.01.2024

Don Dante Carraro (Medici con l’Africa Cuamm) lancia un appello preliminare alle 57 delegazioni che da tutto il mondo ma soprattutto dall’Afri si incontrano a Roma per il summit Italia-Africa che approda il 29 gennaio in Senato a Roma. Al centro del dibattito il Piano Mattei con i suoi quattri miliardi di budget per l’Africa: «Auspichiamo – scrive don Dante – che non resti una cornice vuota».

«Auspichiamo che il Piano Mattei non rimanga una cornice vuota, ma sia fatto di interventi concreti. Finalmente l’Africa diventa un interlocutore riconosciuto con cui progettare un futuro comune, non soltanto una minaccia di cui aver paura. Ci piacerebbe che chi ha il potere di indirizzare le politiche future avesse il coraggio di scelte radicali, guidate dalla consapevolezza che siamo davvero tutti “sulla stessa barca”, come dice Papa Francesco, e che il bene e il “ben-essere” del prossimo, vicino e lontano, ci riguarda tutti». Così don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, alla vigilia del Summit Italia-Africa che a partire dal 28 gennaio ha portato a Roma 57 delegazioni di tutto il mondo e in primo luogo ovviamente dall’Africa: 15 capi di Stato e 8 di governo, 11 ministri degli Esteri, quindi i vertici dell’Unione ma anche di Banca Mondiale, Imf, Fao, Unesco, Onu, Unicef, Unhcr più un’altra dozzina di organizzazioni internazionali. Domenica sera cena al Quirinale, il 29 gennaio il via ai lavori in Senato con cinque differenti sessioni. Titolo del summit: «Italia-Africa: un ponte per una crescita comune».

«Sono molte le riflessioni che potremmo fare e ancora di più le attese che abbiamo – scrive don Dante – come comunità di persone e professionisti, sanitari e non, che da oltre 70 anni lavorano in Africa e hanno a cuore questo continente». Vertice importante, quello di adesso, ma non il primo: e nel ricordare i precedenti del 2016, 2018, poi 2021 il direttore si augura che questo segni veramente una svolta: «Ho davvero nel cuore la speranza che questo incontro possa mettere le basi per crescere e per farlo insieme, lavorando “con”, senza la fretta di risultati facili e immediati ma, al contrario, impegnandosi con costanza e determinazione in una prospettiva di lungo periodo, accettando la fatica dello sviluppo e la pazienza dell’attesa di un risultato. È quello che il Cuamm fa da tantissimi anni, nello stile di quel “con” che ci portiamo “orgogliosamente” nel nome». Don Dante cita il presidente Mattarella nell’evocazione di un «continente verticale», con «al nord una regione che si chiama Europa e a sud un’altra che si chiama Africa, separate solo da un laghetto, il lago Mediterraneo».

Il direttore di Cuamm Medici con l’Africa ha ben presente qual è la posta in gioco al centro del dibattito e cioè il famoso «Piano Mattei – è la sua sintesi – appena diventato legge e che mira nei prossimi 4 anni a rafforzare la collaborazione tra Italia e Africa in tanti e diversi ambiti tra i quali la cooperazione allo sviluppo, la salute, l’innovazione e la tutela dell’ambiente. Le risorse previste dal Piano – prosegue don Dante – se saranno rese davvero disponibili sono cospicue: 3 miliardi dal Fondo per il clima, 7-800 milioni dal Fondo rotativo oltre ad una quota a dono». Per usare bene quei soldi occorre questa volta – sottolinea di nuovo – il «coraggio di scelte radicali». Con questa conclusione: «Siamo convinti che la salute non è bene di consumo, ma un diritto umano fondamentale. Se la salute è un diritto l’accesso ai servizi non può essere un privilegio per pochi»: al contrario battersi perché tale diritto venga garantito è un dovere e un diritto di tutti. E battersi per il suo dovere, un diritto di tutti.

L’articolo è stato pubblicato su Corriere Buone Notizie QUI