Verso sistemi alimentari più equi e sostenibili

18/07/2023

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Verso sistemi alimentari più equi e sostenibili: dobbiamo muoverci in questa direzione. I sistemi alimentari svolgono infatti un ruolo cruciale nella nostra società. E ci sono sfide significative da affrontare che includono la minaccia alla biodiversità, il consumo eccessivo di risorse idriche, le emissioni di gas serra con conseguenze per la salute umana. 

Le recenti crisi, come la pandemia Covid-19 e il conflitto russo-ucraino, così come molte altre crisi regionali, hanno messo in evidenza le gravi vulnerabilità delle catene globali di approvvigionamento. Inoltre, queste crisi hanno sottolineato il rischio di pandemie originate da una natura danneggiata e da un sistema finanziario speculativo.

I dati di Europa e Italia

In Europa, ad esempio, una percentuale significativa della popolazione, pari al 10%, non ha accesso a una dieta adeguata. In Italia, questa cifra sale addirittura al 15%, portando ad una condizione di povertà alimentare. Queste cifre non dovrebbero sorprenderci, poiché negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento del numero di persone che soffrono di malnutrizione, fame e malattie legate all’obesità. Questa situazione è il risultato di profonde disuguaglianze e di sistemi alimentari che richiedono una riforma sia a livello globale che locale verso sistemi alimentari più equi e sostenibili.

Rapporto per la Trasformazione dei Sistemi Alimentari e percorsi di sostenibilità

Introduzione al Rapporto per la Trasformazione dei Sistemi Alimentari e percorsi di sostenibilità del gruppo di lavoro sistemi e le politiche locali del cibo, proposto dal Tavolo Nazionale sui Sistemi Alimentari, mette in primo piano la valorizzazione della diversità dei sistemi alimentari locali come elemento chiave per la trasformazione dei sistemi alimentari. L’obiettivo principale è quello di ri-territorializzare tali sistemi, adottando un approccio basato sui diritti, che rafforzi le filiere corte, promuova l’approvvigionamento pubblico locale e faccia uso di conoscenze e tecnologie che non marginalizzino. In questo senso, è fondamentale superare il modello di consumo di massa e la cultura dello spreco e riconoscere il valore culturale del cibo e il suo potenziale di mobilitazione sociale per il cambiamento.

L’impegno di Link 2007

L’impegno di LINK 2007, un network che raggruppa 16 tra le più importanti e storiche organizzazioni non governative italiane, nell’ambito di questa operazione si è concretizzato attraverso le preziose esperienze delle organizzazioni della rete. Italo Rizzi, direttore strategico di Lvia – Associazione Internazionale Volontari Laici e referente sul tema designato per Link 2007 ha partecipato attivamente a questo tavolo.

Il rapporto rappresenta il risultato di un dialogo indipendente, chiamato “Azione locale. Connessioni globali!“, tenutosi nel giugno 2021. Dopo un processo di revisione e arricchimento, è stato finalizzato nel 2022 e condiviso attraverso incontri pubblici presso varie organizzazioni. Inoltre, è stato presentato durante importanti eventi come la Terza Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea e il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023.

Serve più impegno

L’Europa sta compiendo passi importanti per affrontare queste sfide, come dimostrato dal Green Deal e dalla strategia Farm to Fork dell’Ue. Tuttavia, ancora oggi, vi è resistenza da parte di alcuni attori corporativi nei confronti di iniziative come il quadro legislativo per i sistemi alimentari sostenibili (Fsfs).
In questo contesto, l’Italia, con la sua cultura del cibo e l’interesse crescente per l’agroecologia, ha un ruolo importante da svolgere nella promozione di sistemi alimentari sostenibili.  Uno dei momenti chiave per promuovere queste idee è rappresentato dal secondo Forum sui Sistemi Alimentari Sostenibili, conosciuto come Unfss+2, che si terrà a Roma il 24-26 luglio 2023. Questo Forum offre un’importante opportunità per presentare proposte concrete e incontrare altre realtà che si stanno impegnando per il cambiamento.

L’articolo è stato pubblicato su VITA NON PROFIT