PRIMA RIUNIONE DELLA CABINA DI REGIA SUL PIANO MATTEI 

16 Marzo 2024

Ieri è stata presieduta dalla Presidente del Consiglio dei Ministri la prima riunione della cabina di regia sul Piano Mattei, un momento estremamente positivo. Governance inclusiva, approccio partecipativo e di partenariato con in paesi africani e concretezza. Queste sono le parole chiave emerse da una riunione che ha visto la partecipazione di numerosi ministri.

Il nostro impegno, come LINK 2007, è stato quello di fornire commenti sulla nota di sintesi ricevuta. In particolare, abbiamo sollevato la questione del partenariato con la società civile, che conta decine di migliaia di cooperanti nei paesi africani. La cooperazione e l’esperienza della società civile sono preziose risorse anche per governi e imprese nel perseguire lo sviluppo sostenibile. Abbiamo inoltre evidenziato l’importanza della gestione del debito pubblico, che limita la capacità di fornire servizi sociali ai cittadini.
Abbiamo già formulato proposte significative su questo tema che sono state utili durante il G20, e continueremo a farlo anche in vista del G7, come richiesto dalla Presidente del Consiglio.

Per garantire il successo del Piano Mattei che, come annunciato dalla presidente Meloni, già conta 9 proposte in altrettanti paesi, è essenziale mitigare i rischi in collaborazione con l’Unione Europea. Rischi sovrani, settoriali, sociali e finanziari devono essere affrontati con il contributo di tutti. Ognuno dovrà fare la propria parte. Noi della società civile possiamo contribuire a ridurre il rischio di escludere i più vulnerabili, di violare la dignità umana e i diritti sulla terra e di adottare pratiche non sostenibili.

Infine, abbiamo presentato la nostra esperienza nella promozione del capitale umano attraverso la formazione, un tema sollevato da tutti nella cabina di regia. Questo è fondamentale per creare occupazione dignitosa e sostenibile nei paesi che originano la migrazione e in Europa, dimostrando quanto sia importante la reciprocità tra il continente africano e quello europeo.

L’AFRICA HA BISOGNO DELL’EUROPA, L’EUROPA HA UN CRESCENTE BISOGNO DELL’AFRICA.

QUI l’articolo pubblicato su Africa e Affari