Immigration and asylum – Italy, Libya, Africa

31/07/2017

Lo scorso 17 gennaio le Ong della rete Link 2007 hanno reso pubblico un articolato documento come contributo alla definizione di una politica complessiva dell’Italia ed una coerente normativa per governare l’immigrazione chiudendo la fase emergenziale. Si suggeriva in particolare di inserire il Piano del Viminale in un più vasto Programma del Governo, data la complessità e l’ampiezza della materia che non deve essere ridotta alle pur fondamentali competenze del ministro dell’Interno. Nei mesi successivi si è assistito, invece, ad un’accentuazione dell’iniziativa del ministro, sia a livello nazionale che europeo e internazionale, con apprezzabili segnali di maggiore sistematicità e complementarietà tra interventi interni ed esterni ma con una visione ed una conseguente strategia politica inevitabilmente – e intenzionalmente – di breve termine.
La presente nota si limita ad alcuni aspetti della questione migratoria, con particolare attenzione all’Italia e alle politiche e decisioni governative italiane in materia che, ad avviso di LINK 2007, dovranno essere definite, come quadro di riferimento complessivo, quanto prima, possibilmente nei prossimi sei mesi. Per una riflessione più ampia si rimanda allo studio di LINK 2007 “Migrazioni e cooperazione internazionale per lo sviluppo”. La complessità del fenomeno migratorio, con l’intreccio di problemi e opportunità, dimensioni locali e nazionali, europee e internazionali, trasformazioni contingenti e strutturali, cause naturali ed errati comportamenti antropici, ingiustizie, economie rapaci, catastrofiche guerre e espressioni di solidarietà, demografie in declino e in rapida crescita, rappresenta una delle grandi sfide globali del nostro tempo che richiede la massima attenzione, un impegno coordinato europeo e internazionale, una responsabilità condivisa a livello interno.

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