Specificità Ong-Osc di cooperazione allo sviluppo e umanitarie nel nuovo Codice del terzo Settore

16/03/2018

In un recente workshop delle Ong di Link 2007 sul nuovo Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017) erano emerse alcune preoccupazioni sul riconoscimento tipico, specifico in materia di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario, delle Ong ed altre organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale nel Codice del terzo Settore. Quello stesso riconoscimento, cioè, che hanno ottenuto fin dalla Legge 38/1979 (art. 37), dalla Legge 49/1987 (art. 28), dal D.Lgs. 460/97 (art. 10 c. 8) e che la Legge 125/2014 (art. 26) ha confermato.
Si tratta del riconoscimento della loro costante crescita nell’azione e nelle modalità tese all’accountability, alla qualità, all’efficacia, alla sostenibilità, al perfezionamento strutturale e organizzativo. E delle comprovate capacità di promozione, di proposta, di rapporti paritetici, di azioni sistemiche con altri soggetti a livello nazionale, europeo e internazionale, tenendo alta la presenza italiana e il messaggio solidale nel mondo più povero e mantenendo viva l’attenzione della pubblica opinione sui temi che sempre di più stavano coinvolgendo le nostre società. Questa tipicità, perfezionatasi nei decenni e riconosciuta anche a livello internazionale, sembrava essersi persa nel nuovo impianto normativo del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017). Da qui alcune proposte fatte inizialmente circolare per una prima riflessione e valutazione.

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